Il fondo pensione nella strategia previdenziale dellโavvocato
Il fondo pensione รจ uno dei quattro strumenti a disposizione dellโavvocato per lโintegrazione pensionistica oltre al contributo modulare, alla polizza finanziaria e al fondo comune di investimento.
Si puรฒ presentare, sotto forma di Fondo Pensione Aperto - FPA - (di natura finanziaria) o di Piano Individuale Pensionistico - PIP - (di natura assicurativa); in entrambi i casi, si tratta di forme di previdenza complementare aperte a tutti i lavoratori, costituite come patrimonio autonomo e separato dalla societร che li ha istituiti.
Il fondo prevede il versamento di contributi nel tempo che vengono rivalutati e restituiti al sottoscrittore sotto forma di rendita (o in alcuni limitati casi di capitale), al momento della maturazione dei requisiti pensionistici di legge.
Sommario
La personalizzazione
Le sue caratteristiche di personalizzazione e diversificazione, oltre alla sua fiscalitร agevolata su piรน fronti, ne fanno il primo strumento cui guardare quando si tratta di iniziare lโintegrazione pensionistica. Il fondo pensione, infatti, consente di scegliere, non solo la cifra da versare annualmente e i beneficiari del capitale in caso di premorienza, ma, soprattutto, il profilo di rischio dellโinvestimento.
La scelta del profilo di investimento รจ importante perchรฉ permette di ottimizzare sulla persona il rendimento dei versamenti fatti al fondo, calibrando lโesposizione al rischio finanziario in base allโetร dellโaderente e ai suoi desiderata, ottenendo cosรฌ il massimo per lui.
La quota di pensione obbligatoria (Cassa Forense), invece, viene gestita in monte in maniera unitaria, cioรจ con lo stesso profilo di investimento per tutti gli iscritti, siano essi giovani avvocati o professionisti piรน prossimi alla pensione.
La gestione del patrimonio, essendo nellโinteresse dellโinsieme degli iscritti, mira, prudentemente, a conservare e valorizzare il patrimonio nel tempo, sfruttando solo parzialmente le opportunitร offerte dai mercati finanziari che renderebbero la gestione potenzialmente piรน redditizia nel tempo ma certamente piรน volatile e incerta nel breve periodo. Considerato che il rischio finanziario (diversificato) decresce con il tempo (annullandosi statisticamente dopo 14 anni)[1], la scelta del fondo pensione come prima opzione per lโintegrazione pensionistica risulta particolarmente interessante per i professionisti piรน giovani che, disponendo di un orizzonte temporale di investimento piรน lungo, possono sfruttare tutte le potenzialitร offerte dai mercati senza mettere a rischio il capitale, conferendo efficienza e completezza a tutto il progetto previdenziale.
La diversificazione
Anche sul fronte della diversificazione, la scelta del fondo pensione(rispetto, ad esempio, al contributo modulare) rappresenta la soluzione ideale perchรฉ i versamenti fatti al fondo, confluendo in un patrimonio diverso da quello della Cassa, riducono il rischio di concentrazione sulla Cassa stessa e rendono il progetto previdenziale piรน sicuro ed efficiente.
La fiscalitร
Oltre alla personalizzazione e alla diversificazione, il fondo pensione presenta anche interessanti profili fiscali che sono, di norma, poco conosciuti se non limitatamente alla deducibilitร dei contributi versati che pare essere la principale spinta allโadesione al fondo pensione.
In realtร , la fiscalitร dei fondi pensione รจ ben piรน articolata e presenta agevolazioni in tutte e tre le fasi di vita del progetto pensionistico:
la fase di accumulo, quando, cioรจ vengono versati e accumulati i contributi;
la fase di gestione, cioรจ quando i contributi accumulati vengono investiti via via, affinchรฉ si rivalutino;
la fase di erogazione, cioรจ quella in cui vengono pagate le rate di pensione.
Fase di accumulo
In fase di accumulo, come noto, la fiscalitร agevolata riguarda la deducibilitร dei contributi versati fino alla concorrenza di 5.164,57โฌ.
Trattandosi di deducibilitร dal reddito imponibile, il beneficio fiscale dipende dallโentitร del reddito stesso e sarร massimo quando i guadagni superano i 50.000โฌ annui e via via minore con il diminuire del reddito.
Nella tabella allegata si puรฒ vedere per ogni livello di reddito lโentitร del beneficio fiscale e il costo effettivo della previdenza integrativa.
Fase di gestione
Per quanto concerne la fase di gestione, invece, le agevolazioni riguardano la tassazione dei rendimenti. I contributi versati via via nel fondo pensione, infatti, vengono investiti e producono dei rendimenti.
Come tutti i rendimenti finanziari, anche quelli derivanti dal fondo pensione vengono tassati ma, a differenza degli investimenti ordinari che pagano unโaliquota del 26%, nel caso dei fondi pensione รจ prevista unโimposta sostitutiva del 20%. Tale agevolazione non si ritrova in altri strumenti o prodotti finanziari/previdenziali e in particolare non รจ prevista per la pensione modulare (pensione integrativa di Cassa Forense) i cui rendimenti sono tassati con aliquota ordinaria al 26%. Questa maggiore tassazione, a paritร di risultato di gestione, produce un minor montante (capitale + interessi) e, conseguentemente, un minore importo di pensione.
Fase di erogazione
Il terzo vantaggio fiscale, infine, riguarda la tassazione della rendita una volta che la pensione comincia ad essere erogata.
A differenza di quanto avviene per le altre pensioni (Inps, Cassa Forense, Casse professionali in genere) che sono soggette a tassazione ordinaria Irpef, nel caso del fondo pensione รจ prevista unโaliquota agevolata che va dal 15% al 9% a seconda degli anni di permanenza nel fondo. Piรน precisamente, trascorsi 15 anni nel fondo pensione, lโaliquota di tassazione della rendita si riduce di 0,30% per ogni anno ulteriore, fino ad arrivare, dopo 35 anni, a un minimo del 9%. Questo si traduce in un vantaggio notevole per lโiscritto se si considera che con le attuali aliquote IRPEF (che vanno dal 23% al 43%) lโapplicazione della tassazione agevolata del fondo pensione produce benefici che possono arrivare al 34% delle somme versate[2].
La protezione patrimoniale
Oltre alla personalizzazione, alla diversificazione e alla fiscalitร agevolata, il fondo pensione risulta interessante anche sotto un altro profilo: quello della protezione patrimoniale. Il fondo pensione, infatti, รจ impignorabile e insequestrabile durante tutta la fase di accumulo (cioรจ dalla sua accensione al momento del pagamento della rendita o del capitale) e pignorabile soltanto fino a 1/5 del suo valore in fase di erogazione (rendita o capitale).
I vincoli alla liquidazione del capitale
A fronte dei vantaggi appena visti, il fondo pensione presenta una particolaritร , percepita dai piรน come uno svantaggio: la presenza di vincoli alla liquidazione del capitale.
Le somme versate nel fondo, infatti, possono essere riscattate solo in situazioni di particolare gravitร previste dalla legge (disoccupazione, invaliditร permanente, morte del lavoratore) o possono essere anticipate (con possibilitร , cioรจ di reinvestire successivamente il capitale percepito) in altrettante casistiche ben definite ma solo in percentuali determinate e dopo un certo numero di anni di permanenza allโinterno del fondo[3].
Il fatto di non poter liquidare liberamente le somme versate nel fondo rappresenta uno svantaggio solo se si considera il fondo pensione alla stregua di un qualsiasi altro investimento finanziario. Ma il fondo pensione non รจ un investimento come gli altri, รจ una parte di patrimonio la cui fruizione รจ spostata in lร nel tempo, una parte di reddito che verrร resa disponibile nel momento in cui si smetterร di lavorare. Da questa prospettiva, i vincoli alla liquidazione del capitale non rappresentano uno svantaggio ma costituiscono addirittura un beneficio perchรฉ riducono la possibilitร che la spinta momentanea a una gratificazione immediata (piรน o meno voluttuaria) possa distruggere un progetto costruito nel tempo con lโobiettivo di assicurare serenitร negli anni della vecchiaia. Dโaltro canto, la pensione integrativa di Cassa Forense (pensione modulare) non prevede alcun tipo di riscatto o di anticipo del capitale ma vincola le somme versate allโobiettivo primario della pensione.
Fondo pensione e flat tax
Negli ultimi anni, uno dei principali freni allโadesione al fondo pensione รจ stata la possibilitร per i titolari di partita IVA di optare, entro determinate soglie di fatturato, per il regime fiscale forfettario. In questo caso, come noto, non รจ possibile portare in deduzione dal reddito imponibile i contributi previdenziali facoltativi, il che ha ridotto sensibilmente lโappeal del fondo pensione agli occhi dei piรน. In realtร , decidere di non sottoscrivere il fondo pensione perchรฉ non รจ possibile dedurre i versamenti, significa considerare solo un aspetto della questione.
Come abbiamo visto prima, infatti, quando il fondo viene convertito in rendita, le rate di pensione vengono tassate (con aliquota agevolata dal 15% al 9%). Se, perรฒ, i versamenti fatti al fondo non sono stati portati in deduzione (e ne รจ stata data comunicazione alla societร di gestione del fondo pensione), le rate di rendita sono esenti da tassazione e quindi maggiori. Questo significa che versare al fondo pensione offre comunque un beneficio fiscale: se non รจ in fase di accumulo con la deduzione รจ in fase di erogazione con lโesenzione da tassazione della rendita (e con la tassazione agevolata dei rendimenti al 20%). Questo non avviene, ad esempio con il contributo modulare i cui versamenti in regime forfettario non possono essere dedotti fiscalmente ma la rendita che ne deriva viene comunque assoggettata a tassazione e, per di piรน ad aliquota ordinaria Irpef.
Conclusione
In sintesi, quindi, il fondo pensione rappresenta uno strumento fondamentale nella strategia previdenziale dellโavvocato, indipendentemente dal regime fiscale adottato dal professionista.
Il suo utilizzo come prima scelta di integrazione pensionistica migliora il rapporto rischio/rendimento di tutto il progetto previdenziale e valorizza i benefici di un โeventuale successiva adesione al contributo modulare.
[1] Al riguardo si veda articolo sul contributo modulare, paragrafo Il rendimento minimo garantito (e lโetร dellโavvocato).
[2] Il beneficio va da un minimo dellโ8% (nel caso in cui la deduzione dei versamenti avviene con lโaliquota Irpef minima del 23% e la tassazione della rendita con lโaliquota piรน elevata pari al 15%) a un massimo del 34% (nel caso in cui la deduzione dei versamenti avviene con aliquota Irpef massima del 43% e la tassazione della rendita con aliquota minima del 9%, dopo 35 anni di permanenza nel fondo).
[3] Le somme versate nel fondo pensione possono essere anticipate in tre casi:
spese sanitarie per gravissime situazioni (fino al 75% del capitale maturato)
acquisto o ristrutturazione di prima casa per sรฉ o per i figli (fino al 75% del capitale maturato e dopo 8 anni di permanenza nel fondo);
necessitร personali senza giustificazioni (fino al 30% del capitale maturato e dopo 8 anni di permanenza nel fondo.