Avvocato in regime di flat tax? Come funziona?

𝗘𝗖𝗖𝗢 𝗣𝗘𝗥𝗖𝗛𝗘’ 𝗜𝗟 𝗙𝗢𝗡𝗗𝗢 𝗣𝗘𝗡𝗦𝗜𝗢𝗡𝗘 𝗣𝗨𝗢' 𝗖𝗢𝗡𝗩𝗘𝗡𝗜𝗥𝗘 𝗖𝗢𝗠𝗨𝗡𝗤𝗨𝗘.

Oltre il 66% degli avvocati fattura meno di 50.300€ [1] e, salvo rare eccezioni, è in regime di flat-tax.

A fronte di un’aliquota di tassazione particolarmente interessante, però, questo regime fiscale non consente deduzioni, neanche quelle per la previdenza complementare.
 
Questo fatto ha allontanato molti professionisti dal progetto pensionistico perché, come mostrano i dati Covip [2], la prima spinta al versamento su un fondo pensione non è la preoccupazione per il proprio futuro pensionistico ma la deducibilità fiscale.
 
E’ indubbio che, in un paese come il nostro dove la tassazione sul reddito da lavoro è decisamente molto alta, la possibilità di ridurre l’imponibile sia qualcosa di particolarmente gradito, ma non bisogna fare l’errore di guardare solo a una parte del problema.
 

La deducibilità, infatti, è l’altra faccia della tassazione.

Mi spiego meglio. I contributi versati in un fondo pensione e dedotti annualmente danno origine a una rendita che sarà tassata, benché con aliquota agevolata. I contributi non dedotti (perché in regime di flat-tax o perché oltre il massimale deducibile), invece, producono una pensione esente da tassazione e quindi più alta [3]. Per quanto possa essere contro-intuitivo, questa seconda opzione non è per forza svantaggiosa.

Pensateci un attimo: conviene di più avere uno sgravio fiscale durante la vita lavorativa, quando le entrate sono sicuramente superiori a quelle in pensione o è meglio non dedurre i versamenti previdenziali durante la vita lavorativa ma percepire l’intero importo erogato senza tassazione? Senza entrare nel dettaglio dei calcoli, la convenienza a non dedurre i versamenti alla previdenza integrativa è tanto maggiore quanto maggiore sarà la differenza tra l’entità del reddito e quella della pensione futura.
Tutto questo per dire che rinunciare o tralasciare il progetto pensionistico perché non è possibile sfruttare un beneficio fiscale potrebbe rivelarsi una scelta poco saggia, non solo da punto di vista della qualità di vita in pensione, ma anche dal punto di vista finanziario.

[1] Cassa Forense “I numeri dell’avvocatura 2022”, pag.24.
[2] Covip, Considerazioni del Presidente sulla Relazione annuale COVIP 2020.
[3] Questo meccanismo non opera per il contributo modulare (pensione integrativa di Cassa Forense); in questo caso, anche in assenza di deduzione, la rendita viene comunque tassata.