Hai meno di 18 anni di contributi? Ecco come cambia la tua pensione.

Gli avvocati più giovani sono quelli per i quali la riforma prevede le maggiori novità, in particolare riguardo al sistema di calcolo della pensione.

Per i professionisti con meno di 18 anni di contributi, infatti, è previsto il passaggio al calcolo contributivo pro-rata, a partire dal 2024. Pro-rata significa che gli anni di contribuzione fino al 2023 continuano a essere calcolati con l’attuale sistema retributivo, quelli a far data dal 2024 con il calcolo contributivo. E’ quello che si definisce un sistema misto.

Questo è quanto stabilisce la disciplina, ma quali sono le conseguenze finanziarie sull’importo della pensione?

Dipende.

E in particolare dipende da:
  👉🏼 anzianità contributiva
  👉🏼 reddito di partenza
  👉🏼 tasso di crescita del reddito.

Nonostante il fatto che il calcolo contributivo sia decisamente meno generoso rispetto al retributivo, non è detto che vi siano per forza impatti negativi sull’importo della pensione, dipende appunto da caso a caso. I tre parametri visti sopra e le ulteriori novità contemplate nella riforma possono determinare situazioni anche molto diverse fra loro.

E’ importante saperlo per evitare di riscattare anni di laurea con l’obiettivo di rientrare nel sistema retributivo, quando in realtà non conviene, o di non riscattarli quando invece può essere utile.

Si tratta di scelte di allocazione di risorse che vanno sempre valutate alla luce della propria situazione personale e contestualizzate all’interno della propria pianificazione finanziaria.

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La riforma di Cassa Forense: hai più di 18 anni di contributi? Ecco cosa succede alla tua pensione

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