Attenzione avvocati: la nuova polizza LTC cambia i vostri scenari di rischio

Nei giorni scorsi Cassa Forense ha comunicato la sottoscrizione di una convenzione con Zurich per una nuova polizza Long Term Care (LTC), in sostituzione della precedente, stipulata con EMAPI.

La polizza LTC è una polizza che copre finanziariamente dai rischi di non autosufficienza, cioè da un’invalidità grave. Si tratta di un’eventualità rara ma non rarissima: un ictus importante, ad esempio, potrebbe rientrare fra queste.

La Cassa, fino ad oggi, ha protetto questo rischio con la polizza di EMAPI, erogata gratuitamente a tutti gli iscritti, sebbene molti non ne fossero a conoscenza.

La nuova polizza Zurich, invece, è a pagamento, ma il costo è oggettivamente contenuto (115€ l’anno detraibili al 19%).

Apparentemente, quindi, non cambia molto: prima la polizza era gratuita e oggi è sottoscrivibile con poche decine di euro.

In realtà si tratta di un cambiamento sostanziale che può avere un impatto profondo sulla vita degli avvocati.

La polizza gratuita, infatti, garantiva una protezione anche a coloro che non avevano una pianificazione finanziaria e non consideravano, o sottostimavano, i rischi del capitale umano. Nel caso in cui si fosse verificato l’evento “non autosufficienza” la loro mancanza di strategia assicurativa non avrebbe prodotto conseguenze finanziarie disastrose perché le difficoltà economiche sarebbero state attutite dalla polizza LTC (di cui a quel punto sarebbero venuti a conoscenza).

La polizza a pagamento, invece, richiedendo una valutazione dei rischi e una pianificazione in ottica finanziaria, viene presa in considerazione soltanto da quel limitato numero di professionisti che affrontano la gestione del patrimonio in maniera strutturata e hanno a cuore e comprendono il valore della protezione del capitale umano.

Il tema non è da poco perché le pensioni di invalidità o inabilità offerte dalla Cassa hanno importi medi di 11.700€ lordi[1] e sono pertanto insufficienti per affrontare una situazione in cui il reddito si contrarrebbe fortemente (o si azzererebbe) e le spese aumenterebbero a causa dell’assistenza.

I giovani professionisti poi sono i più vulnerabili perché le pensioni di invalidità/inabilità sono correlate all’anzianità contributiva per cui, per loro, sono di importo minimo e al contempo avranno avuto meno tempo per accumulare un patrimonio cui attingere in caso di eventi estremi.

La decisione se aderire o meno alla copertura LTC è personale e deve considerare non solo il costo della polizza, ma anche come questa si integra con la propria situazione finanziaria complessiva e con il proprio piano di protezione del patrimonio. Non è tempo perso, prendere decisioni informate in ambito finanziario permette di vivere con maggiore sicurezza e serenità il futuro.

[1] Cassa Forense, “I numeri dell’avvocatura 2022”, pag.36.

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