Avvocati: variabilità dei redditi e perdite finanziarie

L’attività dell’avvocato è quella che, più di tutte, si può avvantaggiare dalla gestione efficiente dei flussi di cassa e dalla pianificazione finanziaria.

Così come gli altri liberi professionisti, infatti, gli avvocati devono gestire tutta una serie di aspetti correlati al fatto che i loro incassi sono di importo variabile e sono al lordo delle imposte e hanno quindi il problema di distinguere quanto è realmente loro da quanto, alle scadenze prestabilite, deve essere pagato al fisco. Ma nel caso degli avvocati c’è di più: i loro incassi non sono solo variabili negli importi ma, sono anche irregolari nei tempi a causa degli esiti incerti delle cause e, nell’attività stragiudiziale, dell’andamento delle negoziazioni e delle conseguenti operazioni.

Come se questo non bastasse, la professione legale è anche ciclica. L’analisi dell’andamento del reddito degli avvocati mostra, infatti, nel tempo, una correlazione positiva con l’andamento del Pil pro-capite e con la produzione della ricchezza nazionale (Rapporto Censis sull’avvocatura 2018, pag.16). Questo significa che, in momenti di crisi, il reddito degli avvocati si riduce proprio quando si riducono anche le altre fonti di reddito (in particolare rendite immobiliari e finanziarie), generando, talvolta, deficit tra entrate e uscite che devono essere ripianati.

Le persone, normalmente, gestiscono queste situazioni attingendo dagli investimenti finanziari con l’idea poi di reinvestire, una volta passato il momento di crisi. Ma questi comportamenti non sono neutri per il patrimonio, spesso distruggono valore a causa della volatilità dei mercati che fa sì che si venda a un prezzo basso (in momento di crisi) per ricomprare in momenti di miglior congiuntura economica (a prezzi alti).

Una gestione non pianificata dei flussi di entrata e uscita “regala”, a ogni ciclo economico, un pezzo di ricchezza finanziaria al mercato. Tutto questo è facilmente evitabile con una semplice pianificazione dei flussi (e di tutto il patrimonio) che, fra l’altro, ha anche il grosso vantaggio di evitare tutte quelle situazioni di ansia e preoccupazione che accompagnano, di solito, le scelte finanziarie in momenti di crisi

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