Quanto versare per la pensione integrativa?

Capire quanto versare in un fondo pensione o altro strumento per ottenere una rendita pensionistica integrativa adeguata non sembra essere facile. Le persone normalmente versano una cifra che ritengono economicamente accettabile ma senza avere idea se sia quella giusta.

Capire l’importo giusto, invece, diventa molto più facile se si decide di impostare un piano previdenziale.

Come abbiamo visto nei post precedenti, i primi due step del progetto previdenziale riguardano l’individuazione dell’importo di pensione che consente di mantenere il tenore di vita del periodo lavorativo (il fabbisogno) e l’individuazione della rendita che verrà pagata dalla Cassa.

Ebbene, la differenza tra la pensione desiderata (il fabbisogno) e quella pagata dalla Cassa corrisponderà alla pensione integrativa che bisognerà creare. Si tratta, quindi, di fare una semplice sottrazione tra i due dati precedenti.

Una volta individuato l’importo di pensione integrativa necessaria, è possibile ricavare la somma da versare annualmente per ottenere quella pensione, tenendo conto degli anni disponibili e dell’età di pensionamento prevista. Si tratta di un’operazione che un buon consulente finanziario è in grado di calcolare per voi ma che può anche tranquillamente essere richiesta alla società di gestione di un qualsiasi fondo pensione.

Come si può vedere, l’impostazione di un piano previdenziale consente di investire in modo mirato nella pensione integrativa, avendo consapevolezza che gli sforzi finanziari fatti permetteranno di raggiungere proprio l’obiettivo desiderato.

A questo punto non manca che scegliere lo strumento (o gli strumenti) più adatti a realizzare il progetto. Lo vedremo nel prossimo post 😊.

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